Descrizione
La chiesa, oggi restituita al decoro e alla dignità delle sue origini grazie a un recente e accurato intervento di ristrutturazione, affonda le proprie radici nella seconda metà del XVII secolo, quando fu edificata sulle antiche rovine della primitiva parrocchiale della città. Sorta come luogo di culto e principalmente adibita a cappella funeraria, la nuova chiesa era circondata da un camposanto che, già nella prima metà del XIX secolo, versava in uno stato di grave incuria. Fu così deciso il trasferimento del cimitero nell’attuale sede, lasciando la cappella in condizioni sempre più precarie. Un primo restauro si ebbe negli anni Sessanta dell’Ottocento, ma da allora l’edificio conobbe un lento declino. La rovina fu aggravata dall’abbondante nevicata dell’inverno 1927-28, che causò il crollo parziale del tetto e portò alla dichiarazione di pericolosità dell’intera struttura, con conseguente interdizione all’ingresso. Nonostante il degrado, la chiesa veniva ancora officiata sporadicamente in occasione della festa patronale, almeno fino alla metà del Novecento. La decadenza definitiva si consumò tra gli anni Settanta e Ottanta, con il collasso totale della copertura e scavi clandestini sotto il pavimento, alla vana ricerca di una presunta cripta. L’intero edificio, spogliato e abbandonato, fu oggetto di spoliazione: la campana trovò nuova dimora presso il museo civico, mentre la preziosa statua lignea del Santo, dorata e argentata, fu trasferita nel Duomo, ove ancor oggi è venerata. Solo a partire dal 2021 si diede avvio a un paziente e complesso progetto di recupero, che ha restituito alla comunità un luogo di memoria e di fede, riscattato dall’oblio.
Modalita di Accesso
ad accesso limitato in determinate occasioni liturgiche
Dove
via San Remigio 31, Carignano, 10041 TO
Contatti
Pagina aggiornata il 11/06/2025 11:40:00