Seguici su
Cerca

Descrizione

A metà circa di Via Salotto, prima di incontrare il tratto scoperto del canale, il turista può effettuare una deviazione su Via Braida. Il termine brajda indica sia il terreno coltivato e posto ai margini della città, sia il terreno (praedia) appartenente a religiosi o nobili. Fino all’inizio del ‘900, la strada, effettivamente, era in piena campagna. Con l’impianto del Lanificio, si venne creando in Carignano un nuovo ceto borghese, fatto di imprenditori collegati all’unica fabbrica carignanese. Su Via Braida si costruirono belle ville in stile liberty ed eclettico. Al n. 46, immersa in un parco (dal 1970 intitolato a Papa Giovanni XXIII), sorge Villa Gaspare Bona, già sede della Biblioteca Civica e sino al 1973 delle raccolte del Museo “Giacomo Rodolfo”. Oggi questo bell’edificio è proprietà privata, mentre la casa del custode oggi ospita la Croce Rossa Italiana. Ben poco resta del parco che un tempo circondatagli edifici: le essenzerareegli alberi vetusti o sono scomparsi o attendono cure.
 


Tra questa e Villa Villanis (al n. 42, eretta su disegno dell’on. Romita nel 1925), corre un tratto di Via Padre Lanteri, che porta all’edificio delle Scuole Medie “Benedetto Alfieri” (anni ’70 del XX sec.).

L’altro tratto di Via Lanteri, che prosegue verso piazza Carlo Alberto, conserva case dall’architettura pressoché uniforme, con caseggiati affacciati linearmente lungo la strada: solo nel 2000 questa linearità è stata spezzata inserendo un caseggiato arretrato rispetto all’asse stradale. Al n. 8, è possibile ammirare il portale d’ingresso (l’altro in via Schina n. 11) dell'ex Cassa Rurale, trasformazione dell’ex convento dei frati agostiniani. All’edificio, negli Anni Venti del XX secolo, fu aggiunta una facciata in stile neomanierista e neobarocca. Via Schina, è intitolata all’illustre Michele Schina (1791-1848), Professore di Istituzioni mediche all’Università di Torino, dove si trova una lapide che ne rammenta i meriti ai posteri. Un tempo la strada era detta ruata della paglia: qui i Battuti Bianchi possedevano una cappella, venduta ai frati Agostiniani.

 

L'ultimo tratto di via Braida, compreso tra via Forneri e Via Salotto, era chiamata Via Borgarata . Dove oggi c’è un grande condominio, fino al 1963 esisteva un cinema gestito dall'ACLI.



Descrizione

Via Braida



Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Valuta da 1 a 5 stelle la pagina

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito? 1/2

Dove hai incontrato le maggiori difficoltà? 1/2

Vuoi aggiungere altri dettagli? 2/2

Inserire massimo 200 caratteri