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Piazza Liberazione
Piazza Liberazione
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Patrimonio culturale
Turismo
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La Piazza è il risultato di interventi di varie epoche, tesi a fornire allo spazio un risalto sempre maggiore senza tuttavia alterarne le proporzioni. L’area era un tempo occupata dalle mura e dal fosso presidiale, che correva al centro, azionando dei mulini situati sull’attuale lato nord della piazza. Nel 1640 fu eretta la
Chiesa della Madonna della Misericordia
come ex voto poiché la Città era stata preservata dal saccheggio dei Francesi vincitori sull’esercito ispano-sabaudo. Affidata alla cura dei confratelli Battuti Neri, presenta un interno austero, appena nobilitato da alcuni preziosi arredi; ora ne rimangono pochi, poiché alcuni sono stati rubati e altri, per fortuna, sono stati trasportati al Museo Civico. Sulla facciata, all’interno di nicchie, vi sono statue ottocentesche dedicate ai Santi Lucia, , Defendente, Giovanni Nepomuceno ed Antonio Abate; sopra il portale, splendida opera d’intaglio barocco (da osservare il capo di san Giovanni Battista posta su un piatto), vi è un affresco del pittore pinerolese Edoardo Calosso (Anime del Purgatorio, XIX secolo). Il campanile, eretto alla fine del XVII secolo, è il più bello della Città. Per dare lustro alla chiesa, si tentò un parziale intervento di sistemazione dei vari dislivelli esistenti tra la soglia della chiesa e l’imbocco della piazza. Nel 1840, l’architetto Alberto Tappi propose di realizzare delle scalinate di accesso. Nel 1842 s’inaugurò un bell’intervento architettonico di fianco alla chiesa, la casa dell'
architetto Tappi
, che rappresenta uno dei pochi esempi superstiti di residenza borghese in città della prima metà del secolo XIX.
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