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Descrizione

Svoltiamo ora a destra, in via Cesare Battisti, che sfocia nel corso omonimo. Un tempo la via era intitolata a San Sebastiano, perché vi sorgeva una cappella dedicata a questo santo, invocato contro la peste, che fu officiata dai confratelli Battuti Bianchi per un breve periodo (1577-78). L’edificio fu abbandonato perché la Confraternita era cresciuta nel numero dei suoi membri e la cappella era ormai insufficiente ad accoglierli, oltre ad essere lontana dal centro cittadino. Ora il ricordo è confinato al vicolo che conduce alla villa Aghemo, inglobata nell’edificio del Liceo Scientifico. Villa Aghemo e gli edifici annessi ospitarono all’inizio del ‘900 l’Istituto delle Sordomute e poi l’asilo nido tenuto dalle Figlie di Carità. Nella vecchia via S. Sebastiano, le rotaie del trenino (che sino a metà del XX secolo metteva in comunicazione Saluzzo e Torino) ostacolavano il passaggio delle mandrie, fino a metà ‘900 episodio non infrequente: l’amministrazione comunale, in epoca fascista, provvide ad ampliare la strada abbattendo qualche edificio cadente. Nel 1952, quando furono tolte le rotaie, la via fu intitolata a Cesare Battisti. L’area dell’attuale viale era, sino al 1759, in piena campagna. In quell’anno furono tracciate via Montenero e la strada per Vinovo. Con l’avvento del treno a scartamento ridotto (1880), fu necessario tracciare una nuova via che unisse via S. Sebastiano alla strada nazionale per Torino. Fu realizzato un viale, che fu ampliato nel 1948-50 dall’Amministrazione Provinciale, quando l’autobus sostituì il trenino. A ognuna delle piante fu affidato il ricordo di un soldato caduto in guerra e il viale fu chiamato “della Rimembranza”.


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